Associazione privata di fedeli

“L’antica chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo che si inserisce oggi nel contesto della periferia cittadina ha potuto conoscere, grazie al vostro impegno, una rinnovata vitalità, divenendo centro di aggregazione e punto di riferimento per molteplici iniziative, animate dallo spirito del Vangelo. In particolare sono le attività di accoglienza, di carità, di cultura e di cura del creato che voi svolgete ad offrirsi come segno di speranza e fraternità che oltrepassa i confini del quartiere in cui vivete”.

Il 9 luglio del 2012 il cardinale Angelo Scola, Arcivescovo della Diocesi di Milano ha riconosciuto la Comunità Nocetum come “Associazione Privata di fedeli”
Ad essa fanno riferimento sia la Comunità Residenziale a cui appartengono sorelle che hanno fatto una scelta di totale consacrazione a Dio (nell’Ordo Virginum e in forme private) e la Comunità di Alleanza costituita da una ventina di laici impegnati.

Scrive il Cardinale: “L’antica chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo che si inserisce oggi nel contesto della periferia cittadina ha potuto conoscere, grazie al vostro impegno, una rinnovata vitalità, divenendo centro di aggregazione e punto di riferimento per molteplici iniziative, animate dallo spirito del Vangelo. In particolare sono le attività di accoglienza, di carità, di cultura e di cura del creato che voi svolgete ad offrirsi come segno di speranza e fraternità che oltrepassa i confini del quartiere in cui vivete”.
Prosegue: “un’associazione canonica, ha il valore di evidenziare il nucleo spirituale da cui tutto prende origine ed esprime la particolare dedizione di alcuni fedeli che, pur appartenendo a diversi stati di vita, si ritrovano per condividere un percorso di vita di preghiera”.
Ed infine: “Avendo esaminato pertanto (…) il testo dello statuto, ritengo che l’Associazione “Comunità Nocetum” sia da considerarsi a tutti gli effetti associazione privata di fedeli, secondo quanto previsto dal Codice di Diritto Canonico”.
Un riconoscimento che per la Comunità rappresenta un impegno maggiore nel condividere il bene ricevuto con tutti, a cominciare dagli abitanti del quartiere e i credenti, cristiani e non, nostri ospiti, che con noi rendono grazie a Dio Grande.