Un pensiero su questi momenti

L’effetto più evidente delle restrizioni dettate dalle precauzioni per il coronavirus qui a Nocetum negli ultimi giorni è il grande silenzio.

Pertanto per evitare assembramenti di persone, come richiesto dall’ordinanza: niente riunioni, nessun incontro se non di piccoli numeri, ma anche nessuna distribuzione pacco viveri ai poveri e niente doposcuola per i ragazzi in difficoltà del territorio. E questo ci fa soffrire ma anche riflettere su come spesso “gli ultimi” siano quelli a pagar più care le conseguenze delle nostre scelte.

Tuttavia mamme, papà e bimbi provenienti dalle abitazioni vicine si avventurano e – attraversato il cancellino – si dirigono nel prato per usufruire dei giochi all’aperto o per vedere le acrobazie di Pino il pavone e i salti delle caprette gemelle Chiara e Valle appena nate.

Anche le ospiti della Comunità educativa riscoprono la bellezza di abitare in un luogo dove c’è del verde sotto casa.

La natura saggiamente continua il suo corso e ci offre la possibilità di soffermarci a osservare quanto ci circonda, perché tutto è connesso. Come ci insegna la lettura del Qoelet che la liturgia ambrosiana ci sta offrendo in questo periodo: “La mente del saggio conosce il tempo opportuno. Infatti, per ogni evento vi è un tempo opportuno, …

Quindi il grande silenzio che in molte realtà, oltre alla nostra si avverte, può essere occasione per fare silenzio dentro di sé per imparare a conoscere i tempi, lasciando spazio alle parole di senso e agli sguardi attenti che permettano in modo maturo di leggere la realtà, senza inutili allarmismi e false discriminazioni.

Solo così sapremo valorizzare i rapporti umani seppure  “a distanza” con sorrisi, sguardi positivi e forse con una telefonata in più a chi sappiamo essere in difficoltà.