Progetto A.C.E. – Ecoagricoltura, economia circolare e inclusione nella periferia sud di Milano

Per guardare al Progetto A.C.E. (Agroecologia ed Economia Circolare per una nuova Milano sud) da un’altra prospettiva, abbiamo voluto coinvolgere in “presa diretta” tutti i partner in una serie di interviste per il nostro canale YouTube. Apriamo questa galleria con Gianluca Vargiu di Italia Nostra, Centro Forestazione Urbana. Ecco alcuni stralci del suo contributo.

Nocetum: “Gianluca, qual è il ruolo di Italia Nostra-CFU all’interno del progetto ACE?”
G. Vargiu “Italia Nostra, insieme agli altri partner di  A.C.E., ha messo in campo le sue competenze, le sue capacità professionali in ambito verde e giardinistico.

Abbiamo poi progettato, condotto e realizzato dei corsi di formazione con un taglio molto pratico, lavorativo, per soggetti fragili. Questi corsi avevano la funzione sia di aumentare le competenze di questi soggetti, di poterli presentare al mondo del lavoro con un bagaglio aumentato, ma anche quello di trovare qualcuno che potesse essere avviato ad un percorso professionale.”

N: “Con quali risultati?”

GV: “Italia Nostra alla fine dei corsi ha accolto alcuni di questi soggetti con un contratto di lavoro, soddisfacendo quello che era uno degli obiettivi del progetto.”

N: “Un altro punto qualificante di A.C.E. è la formazione…”

GV: “I ragazzi degli istituti che hanno partecipato al percorso formativo hanno imparato a riconoscere le piante, a piantarle, a capire quelle che erano le loro esigenze, quale era il loro ciclo biologico, quali erano gli aspetti manutentivi da tenere in considerazione (…)

Hanno realizzato l’impianto di irrigazione e, poi, chi si è fermato qui a lavorare ne ha anche curato la manutenzione successiva. Questo è uno dei lavori che è stato fatto grazie al Progetto ACE; questa manutenzione, questo lavoro, che coinvolge questi soggetti svantaggiati, fragili  consente di far sì che il lavoro di Italia Nostra in campo, nell’area, si vada a collegare, a connettere, con quello che c’è intorno all’area interessata dall’intervento. Vorrei sottolineare che un parco non è fatto di se  stesso, ma è fatto di persone che vivono intorno a questo parco…”

L’intervista prosegue in video e vi invitiamo a seguirla nella sua versione integrale. Come anticipato, proseguiremo nelle prossime settimane a passare in rassegna quanto realizzato e in via di completamento, sempre grazie alle voci di operatori e volontari protagonisti.

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